Carnevale con Tan Tan Bon

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Non è facile organizzare il Carnevale dei bambini in questi giorni di guerra. Ci sentiamo tutti feriti e partecipi del dramma che sta colpendo molte famiglie e che non risparmia i piccoli. L’allegria della festa si mescola inevitabilmente con la preoccupazione per quello che vediamo accadere. Come tenere insieme le due emozioni?
Il pensiero è andato al lavoro dell’artista Takashi Murakami,di cui abbiamo già parlato qui e qui La sua attività di ricerca artistica è influenzata dalle due grandi catastrofi che hanno segnato la storia del Giappone: la bomba atomica su Hiroshima e il recente disastro di Fukushima. Nelle sue opere i fiori sorridenti si mescolano con teschi, come la vita con la morte e hanno dodici petali che simboleggiano le ore del giorno e della notte e la fusione del presente col passato.

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I colori sfavillanti dei personaggi manga e dei fiori e dei funghi rispecchiano lo spirito gioioso della cultura pop ma non nascondono la preoccupazione rappresentata dalla presenza di nuvole di fumo che richiamano alla mente le esplosioni nucleari. Questa dualità è sempre presente nell’arte di Murakami.
Ed ecco come il personaggio di Tan Tan Bo, con i suoi magnifici colori e l’aspetto inquietante dello sguardo allucinato, diventa il protagonista della nostra festa di Carnevale.

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Eccolo il nostro Tan Tan Bo gigante, circondato dai primi fiori.

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Fra i più piccoli è girata la voce che Tan Tan Bo sia un parente giapponese di Topolino. Anche al Bau l’arte di Murakami riesce a far dialogare l’immaginario di culture diverse. Ci piace!

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